Silenzio,
oceano di pace
in cui affondare i pensieri…
Daniela Cerrato ,2015
Odilon Redon, Silenzio,1900
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La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )
Immagine e parole che ben si accompagnano. Buona serata Isabella
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il silenzio è una delle mie quotidiane necessità,appena mi è possibile cerco il mio ritaglio di tempo per “spegnere tutto” e rigenerarmi .Buona serata a te Isabella.
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Nulla è migliore del silenzio per ritrovarsi. Un abbraccio. Isabella
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Bellissima.
Amo il silenzio.
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L’ha ribloggato su kenzokymura.
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Viviamo nella società del rumore, della connessione permanente, del sovraffollamento di informazioni, immagini, sollecitazioni. In questo continuum acustico e visivo, è difficile trovare spazi di silenzio, inteso non come isolamento o fuga dal reale, ma come stacco, pausa, attimo ritagliato e colto per pensare, fantasticare, contemplare o semplicemente rallentare. Silenzio come cuneo, silenzio come occasione che si pone tra, in mezzo,come una sospensione della corsa frenetica, delle attività consuete, del flusso ininterrotto della vita, per osservare le cose da un nuovo punto di vista, per rivederle, risentirle. Oppure per entrare in una nuova relazione con il paesaggio che ci circonda o con i luoghi abituali, le case, i palazzi, le architetture. O con gli altri, i cui volti ci scorrono davanti agli occhi senza interrogarli, senza incontrarli.
Qual è l’immagine del silenzio? Si può contrapporre al tempo della fretta un tempo sospeso e carico d’attesa, che valorizzi e necessiti di uno sguardo lento, nella realizzazione come nella fruizione dell’opera. Immagini non urlate, anche in opposizione alla tendenza ormai prevalente di linguaggi forti, di imposizioni visive, di ricerca a tutti i costi dell’impatto, del colpo di scena, dell’inquadratura a effetto. Immagini che ci invitino a guardare oltre le superfici, a ritrovare pensieri dimenticati e tracce di ricordi . Si può ricercare un linguaggio che abbassi il tono della voce, che colga i sussurri, le ombre, il non immediatamente udibile, il non immediatamente visibile.
Silenzio come cambio di sguardo e di distanza per rinnovare il punto di vista abituale e trovarne un altro dove il mondo si mostri in modo diverso. Cerchiamo ritratti d’impermanenza, immagini di vuoti che sono pieni, still life di quel “mentre”, sospensione silenziosa e fugace, in cui accade il mutamento.
Silenziosamente, un abbraccio.
Fausto
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cerco il silenzio in contrapposizione al chiasso, al chiacchiericcio stolto, all’offesa acustica di chi spavaldamente si crede sempre in verità, e alle violenze verbali cui si assiste sui media. E’ un silenzio necessario, ricchezza per lo spirito e la mente. Grazie Fausto del commento molto apprezzato.
Rispettando tale silenzio ricambio l’abbraccio
Daniela
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