Tutto è fatiscente
ombra tragica di un passato
ogni graffio è una lacrima
per l’impietoso abbandono,
cocci sparsi di storie
di cui tappezzerie lacerate
erano intrise.
Quasi indenne resiste
la solitaria tastiera
del pianoforte ferito,
nostalgica rimpiange
le flessuose agili dita
che l’accarezzavano ispirate
da melodie lasciate all’oblìo.
Daniela,16 settembre 2015
Questo pianoforte sembra essere la metafora di ogni cosa o persona abbandonata.
E tu hai reso perfettamente l’idea con i tuoi versi.
Mi è venuta in mente un’altra poesia
Tutti gli addii ho compiuto.
Tante partenze
mi hanno formato fino dall’infanzia.
Ma torno ancora, ricomincio,
nel mio ritorno si libera lo sguardo.
Mi resta solo da colmarlo,
e quella gioia impenitente
d’avere amato cose somiglianti
a quelle assenze che ci fanno agire.
(Rainer Maria Rilke)
Un saluto da Lauraluna
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è bellissima,grazie Lauraluna
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si sembra che inviti qualcuno a sedersi e a pigiar sui tasti 🙂
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Abbandoni che fanno male, molto ben descritti in versi nella tua poesia.
La foto del pianoforte è molto significativa, complimenti.
Saluti, Patrizia
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Versi profondamente nosstalgici, molto apprezzati per lo stile e l’originalità
Un saluto, Daniela, silvia
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grazie Silvia,un sorriso !
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Bellissima poetessa, complimenti!
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grazie Marco,buona serata
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Buona serata Daniela.
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