Le nostre paure
sono ospiti ingombranti
che ci seguon dall’infanzia
ereditate o maturate col tempo
risibili inezie
o cicatrici importanti
di episodi passati.
Ricorrenti o saltuarie
si manifestano in cupe ombre
al buio,in loco angusto
tra la folla,in solitudine
di fronte a ragni serpi
topi anfibi vermi
pipistrelli o bacarozzi
rifiutati dall’inconscio,
e poi timori incontrollabili
di volare, dell’altitudine
del vuoto foss’anche un buco.
Batticuori ed ansie
si alimentano ogni volta
che si affronta l’ignoto,
la paura del futuro
e delle sue incognite.
Frequente è l’angoscia
dell’immaginario Argante
che coglie un po’ tutti
quando per psicosi o empatia
raccogliamo mali altrui
facendoli nostri
ed esasperiamo disturbi
banali e transitori.
Difficile è disfarsene,
dovremmo scrollarci di dosso
le tante insicurezze
come fa il cane
quando s’asciuga il manto,
ma siamo umani
con le nostre debolezze
e qualcuna di esse
come spilla appuntata all’abito
simpaticamente ci diversifica
anche se agli occhi
di chi meno ci conosce
sembriamo rocce.
Daniela,febbraio 2016
Nell’mmagine: Sanro Vacchetti,”Figura di donna spaventata da un topolino” -anni ’30
Personalmente temo solo l’ignoranza,la stupidità e la cattiveria umana
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quelle purtroppo son sempre meno immaginarie!
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Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura (Mark Twain)
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mi piace 🙂 ,un sorriso Lauraluna
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Le paure sono emozioni e come tali non devo essere ignorate, si possono solo governare. Ottime le tue riflessioni, bravissima!
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😉 felice della tua presenza e del tuo commento,buona serata!
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