Pudicamente il sole
s’accosta amabile
alla tua pelle
ignuda e lunare
sul natante assisa
esposta con grazia
sotto larghe falde
che proteggono
un tuo capriccio
rigorosamente al riparo
da ogni chiacchiericcio.
Daniela,settembre 2016
Dipinto di Leo Putz ,”The Rowboat”, 1912
Molto bella (e, verso la fine, c’è uscita pure una rima alternata).
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proprio in extremis
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Devo essere sincera? Non mi piace il termine ” assisa” per il resto molto bella-
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la sincerità è una qualità che apprezzo, non mi è venuto un termine migliore per il contesto…grazie Lauraluna,buona serata
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elegante poesia….buon lunedì dan
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buona settimana a te viki
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ti ringrazio per il reblog HyperHouse
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Dicono che le poesie debbano essere lette dagli autori, ma io non ne sono del tutto convinto.Mio padre che ha scritto poesie straordinarie, secondo me le leggeva male, perché preso da troppo impeto e forse un po’ troppo emozionato. Tu invece, come le leggi?
Io amo leggerle in silenzio, lasciando che i versi mi entrino dentro.e se è il caso, come per te, mi lascio cullare al suono di quelle parole.
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anche io ho sempre preferito leggere in silenzio perchè ho quasi la sensazione che la voce disturbi la concentrazione e la riflessione più intima. Ho provato a sentire le differenze di interpretazione di poesie molto conosciute come La pioggia nel pineto che non sono facili da declamare,( in rete se ne trovano diverse versioni) ma soltanto in un caso ho apprezzato davvero la lettura vocale. Grazie per la tua gentilezza Arthur
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