Quasi un incubo

Infilo una porta
poi un’altra
e un’altra ancora,
il caldo è torrido
le porte si susseguono
molte son già aperte
il silenzio assorda
l’ansia sale
odo una voce, sarà la tua?
non so dove mi trovo
ma mi pare un labirinto
chissà come son finita qui
dove tutto è assenza
e risuonano solo i miei passi
nel vuoto che amplifica
anche il mio affanno,
ti chiamo ad alta voce
insomma basta! basta!
che scherzo è mai questo…
………………………
Accidenti era un maledetto sogno
per fortuna terminato
mi alzo e cerco acqua
la tensione sta scemando
bevo e intanto penso
al sogno privo di senso
…però a dire il vero
il risveglio l’ha interrotto
chissà come sarebbe finito…
in fondo non ha importanza,
temo piuttosto di non poter dormire
dopo le mie strampalate congetture.

Daniela Cerrato,2017

(foto dal web)

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Autore: Daniela

https://ilmondodibabajaga.wordpress.com/ email: danycer@fastwebnet.it

16 pensieri riguardo “Quasi un incubo”

  1. smarrimento? Solitudine? O lo scherzo labirintico di una mente curiosa che gioca a rimpiattino con le tue ombre…comunque le porte sono un segno perturbante di chiusura e apertura…di scelta compiuta o non compiuta…insomma non credo che basti un bicchier d’acqua… 😀

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