Al di là, il mare.

C’è profumo  di remota estate,
sulla foto virata dal tempo,
nella scatola di latta color crema.
I bisnonni sapevano del mare
per sentito dire, era al di là,
da qualche parte, oltre le colline,
i loro figli qualche volta
l’han poi veduto, coi nipoti,
nelle poche uscite chilometrate.
La vacanza loro era la gita al fiume,
allora meno inquinato, generoso
di morbida portante, pescoso
con rive ancora ricche d’ombrosi
cappelli di salici, sotto i quali
s’affondava il morso nell’anguria,
e l’acqua scorreva alle ginocchia
inzuppando orli di succinte gonne
sollevate sulle gambe rinfrescate.
Per giovani focosi innamorati
le estati erano fughe meditate
tra terreni incolti e folte messi,
con steli duri puntuti e irriverenti
sulle schiene distese, fertili
come quella terra scura ;
sere di feste paesane, balere,
balli a palchetto, ove le danze
morigerate per pubblica mostra,
eran sospiri e maliziose intese
con la pagliuzza ancora in tasca
e l’innocenza arrossita sotto le tese.

Daniela Cerrato, 2017

(particolare da una immagine da me rielaborata)particolare

 

Apparente ( di Viola de Lapalisse)

Petites ideès mauvaises * Viola de Lapalisse

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L’apparente vita dei gatti
che ciondolano
e si arrampicano
col naso perso sugli odori,

paiono annoiati
e forse pronti
per aldilà dove sparire
come guardando mondi nuovi

L’apparente vita dei gatti
si incrina
quando ti vedono
la mattina e ti mordono
e ti amano

io come un gatto
vago, e da demone
colleziono mosche
cibo, odori e polvere.

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