Simboliche geometrie
rette secanti severe
d’antica sofferenza
Non c’è via di fuga
per l’anima ch’è chiamata
in mistica raccolta.
Daniela Cerrato, 2017 / Foto personale
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )
Simboliche geometrie
rette secanti severe
d’antica sofferenza
Non c’è via di fuga
per l’anima ch’è chiamata
in mistica raccolta.
Daniela Cerrato, 2017 / Foto personale
Scorre veloce l’estate
di vestiti leggeri,
di ciabatte perse
nella sabbia rovente,
di profumo di cocco
creme doposole fruttate
e granite alla menta,
di palloncini lasciati
sfuggire nel cielo,
di aquiloni rossi
come fette d’anguria,
di tormentoni, di note
e camicie di seta.
Anche tu scivoli via
leggera solare allegria
col vento nei capelli,
occhiali specchiati
e luccicanti gingilli.
Scorre veloce l’estate,
ha il tempo di un gelato
sciolto sulla lingua,
piacevolmente gustato,
e tra breve rimarrà vuoto
quel cono da riempire
con gli ultimi raggi di sole.
Daniela Cerrato, 2017
In te ancora m’acquieto,
mio amore, se intatti silenzi
serba il ricordo dei giorni,
degli anni. Ritorna,
riaffiora dal ciglio dall’onda,
la schiuma, la voce del tempo.
E se corro a riprenderti,
e stanchi echi il grido
chiama in cieli non più miei,
chissà se mi ode il mare,
se onde di poesia mi mena
questo strazio di albatri.
SE INTATTI SILENZI (da https://italobonassi.wordpress.com/2017/08/12/le-poesie-del-12-agosto/)
Questa è una foto d’epoca, dei primi ‘900, dello storico negozio di colori parigino Sennelier,attivo ancor oggi in Quai Voltaire.
I pittori europei fino alla metà del ‘700 si procuravano i pigmenti in farmacie ben fornite dove trovavano anche spezie resine e minerali importati dall’Oriente e dall’Africa. Poi iniziarono ad esserci a Parigi negozi specializzati solo in colori, definiti appunto Marchands de Couleurs, che rapidamente si moltiplicarono a diventare circa 600 a fine ‘800. Nel 1887 Gustave Sennelier ne aprì uno in cui inizialmente vendeva vernici pronte; poi passò a creare la propria gamma di colori, macinando e miscelando i pigmenti nel suo laboratorio, creando sfumature a richiesta per pittori che iniziarono a rifornirsi nel negozio di Quai Voltaire n°3, come Gauguin, Soutine e Bonnard, per citarne alcuni dei più importanti.
Pare che Degas entrato nel negozio per acquistare dei pastelli nelle varie tonalità del marrone suggerì al proprietario di creare altre svariate sfumature della stessa tinta; così salirono a una trentina le tonalità di marrone utilizzate dal pittore. Nel 1948 Henri Sennelier fu contattato da Picasso che gli chiese di creare un colore già pronto da utilizzare su qualsiasi superficie; e Henri creò i pastelli ad olio, dal pigmento prevalente di cera che Picasso poi iniziò ad utilizzare.E come lui Modigliani, Kandinsky, Chagall e Dalì. La fortuna di questo negozio perdura tuttora,la sua storia si tramanda da quattro generazioni.
interno del negozio a inizio ‘900
Un incontro con uno dei fotografi italiani più conosciuti, dura un’ora e mezza, ma la simpatia, il carisma e gli aneddoti di Scianna rendono scorrevole divertente e soprattutto istruttivo per diversi aspetti questo filmato; per me è stato un modo per conoscerlo oltre la sua fotografia, capirne il pensiero e captarne l’umanità.
Una visione che consiglio anche a chi non è appassionato di fotografia.
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