Il rendering della prima sala della mostra “L’Arte di Vivere al tempo di Roma” che riproduce, nell’allestimento di Luigi Rafanelli, l’atrium di una domus pompeiana
Un gracidare di ranocchie sembra quasi fare festa per il nostro arrivo. Iniziamo dunque il nostro viaggio nel tempo e nello spazio. Siamo nell’atrio di una domus pompeiana (vedi https://archeologiavocidalpassato.wordpress.com/2017/08/07/larte-di-vivere-al-tempo-di-roma-ricreata-al-museo-isidoro-falchi-di-vetulonia-una-domus-pompeiana-con-cento-preziosi-reperti-dal-museo-archeologico-di-na/) ricreata nel museo civico Archeologico “Isidoro Falchi” di Vetulonia nella mostra “L’Arte di Vivere al tempo di Roma. I luoghi del tempo nelle domus di Pompei” (aperta fino al 5 novembre; catalogo de “L’Erma” di Bretschneider): “Le ranocchie che sentiamo ricordano quelle che popolavano l’impluvio”, spiega l’archeologa Luisa Zito, “la grande vasca nel cortile porticato della domus destinata alla raccolta dell’acqua piovana: qui in mostra l’impluvio è reso idealmente da un rettangolo disegnato sul pavimento musivo”. Attorno a noi pareti rosse, nere, ocra, dove si aprono vetrine che rappresentano le stanze cui si accedeva…
View original post 1.299 altre parole
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.