Yvoire, un gioiellino medioevale

In queste vacanze nell’Alta Savoia mi ha affascinata la piccola ma gradevole cittadina di Yvoire, che divenne famosa dal XIV secolo, quando il conte Amedeo V il Grande intuì l’importanza della sua posizione strategica e fece erigere delle fortificazioni che ancora oggi circondano il nucleo centrale. Il Castello risale al 1306, ma intorno alla metà del Cinquecento venne bruciato durante uno scontro tra i Savoia e i Bernesi e in seguito all’incendio rimase senza tetto per ben 350 anni. L’attuale copertura venne edificata  solo nel XX secolo, con l’aggiunta di quattro torrette angolari. Per le suggestive viuzze tra case in pietra ricche di fioriture di gerani e glicini si aprono scorci incantevoli verso il lago di Lemano; varcata la porta antica della cittadella è un brulicare di piccoli negozi di vario artigianato, stoffa,legno e vetro, ma la caratteristica che colpisce gli occhi è l’abbondanza di fiori ovunque, in ogni balconcino e in ogni camminamento con l’esplosione di verde al Giardino dei Cinque sensi, un’oasi di profumi e colori ispirata ai giardini medioevali con una struttura a labirinto; suddiviso in zone in cui tutti i sensi sono coinvolti, anche il tatto attraverso il quale ci si impregna l’epidermide di essenze di piante aromatiche e medicinali. Non mancano certamente i fiori tra cui anche varetà di rose antiche e tra fontane e alte siepi che delimitano le aree sensoriali si trascorre qualche ora immersi in un incanto fuori dal tempo, pur sotto un sole che picchia duro. Molto carino anche il porticciolo ed è un vero peccato che il castello non sia visitabile poichè divenuto di proprietà privata. E verso sera un gabbiano mi saluta…
(Le foto allegate sono tutte personali)

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Importante scoperta archeologica in Francia

Vienne. Una serie di ville abitate a partire dal I secolo d.C., abbandonate all’improvviso per una serie di incendi, è emersa in seguito a lavori edilizi. Sotto, potrebbe esserci una schola di filosofia e retorica. È la scoperta di resti romani più importante degli ultimi 50 anni

http://www.repubblica.it/cultura/2017/08/02/news/piccola_pompei_scoperta_francia_lione-172167959/#gallery-slider=172168185

Stato brado


Nacqui selvaggio
e fiero del mio stato
vago nella bellezza
di boschi e praterie,
tengo il passo o galoppo
per un piacere ch’è soltanto mio,
non per gareggiare
nè per vantare mia prestanza.
Hanno tentato di catturarmi
ma ho schivato il lazo,
son stato  più scaltro di coloro
cui non cederò mai, nemmeno
per carezza che vela cappio mortale.
Nessun uomo può farmi provare
la mia vera natura,
così come la intendo e vivo;
vado dove c’è vento e coraggio,
senza carezze e strigliate di fino,
e se proprio dovrò morire,
vorrei non fosse per mano umana
come per alcuni della mia specie,
abbattuti perchè azzoppati,
o triturati in un insaccato
appeso a stagionare.
Sono nato libero, tale voglio restare.

Daniela Cerrato, 2017
P.S. Naturalmente apprezzo tutti coloro che amano questi splendidi animali e vivono con loro un rapporto davvero speciale.

Disegno di Giorgio De Chirico

Horse on the shore of a lake via Giorgio de Chirico