Eri chino sui tuoi cinque anni
camicia bianca e ginocchia nude,
occhi sgranati nel prato argento,
l’imbarazzo d’esser fotografato.
Già distanti al tempo dei gelati
sbavati sulla veste della domenica
avrei potuto stupirti con le magie
nascoste in certi fiori,
iniziando da papaveri sottosopra
divenuti scarlatte bamboline
[…] e poi viaggiare con te per mano
sulla diagonale del mondo squilibrato
avremmo saltato la corda di quel dio
il cui volto non ho mai incontrato.
Daniela Cerrato
poesia ricolma di Poesia, si può dire?
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È un paese libero 🙂…anche se in delirio politico
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Ha ragione Flavio…è meravigliosa, mi hai accarezzato il cuore
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Grazie Biagina
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a te
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Riscoprire l’universo dell’infanzia significa ricordare a noi stessi quei sogni innocenti e quelle illusioni che hanno occupato la maggior parte del nostro tempo. Che grande poesia Daniela.
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gran bei momenti che si ricordano volentieri, specie in compagnia, raccontando aneddoti di vario colore…Ciao Manuel, grazie
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Wow che bella
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grazie Ale ❤ buongiorno 🙂
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Bella 🌻
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Grazie, buona giornata 🙂
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