Malcontati giorni non tornano
a farsi arcobaleno nelle braccia
si assolvono presenti mancanze
legate a inevitabile estinzione.
Tanti se e forse lanciati a mazzi
tra ipotetici canti di cicale
cadono su foglie spazzate
da saggine che raschiano lastre.
Sui ventri freddi delle statue
la resistenza sfida il dolore,
l’amore perdona ogni perdita
la copre con strati di rassegnazione.
Daniela Cerrato
hai composto una magnifica poesia sulla morte, non pesante non retorica e non è facile concretizzare versi così
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ma grazie!
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