pianeta Arte

Sarà la pioggia a levigare i sassi
intanto la fredda stagione non chiama
una primavera con galoche fangose.
Teste di antefisse sfidano il tempo
spìando da colmi di bellezze antiche
tempi moderni sterili di emozioni,
tazze monouso di caffè senza sorriso.
Ci fosse novità con la maiuscola
a smuovere atrofìa d’un presente
adagiato in clonazioni e marcescenze.
Resta il viaggio nel pianeta Arte
per farsi scioccare da eccellenze,
da voci brillanti fuori coro mortale
versi o racconti, bulino scalpello violino
camera oscura, strumenti vari per pittura,
su vetro su carta su marmo e spartiti
voci dell’unico dio che non ci ha dimenticati.

Daniela Cerrato

Auguste Rodin – L’eterno idolo 1893