Mese: agosto 2022
sogni e insonnie
Chi fantastica non sa di tuoni e lampi di crampi ai polpacci di vita di notti che cuciono pensieri spessi quanto una vecchia trapunta Se non interverrà la luna la notte faticherà a sognare e i cani irrequieti a latrare al mistero irrisolto d'insonnie. Nell'inventario dei sogni dorati mancano tutte le ansie del mondo, rotondo ma pieno di spigoli vivi.
Daniela Cerrato

pieno a perdere
L'emozione è crosta di pane fresco col tempo segna un fragile palato spontaneo è il morso fragrante lontano da varianti senza rischio. Schianto di gioia invadente di ierlaltro stempera il colore e in splendore fittizio si tramuta, un pieno a perdere e null'altro. A ogni accenno di felicità non chiedere se o quanto durerà si capirà dall'ombra di se stesso tutto termina per naturale processo.
Daniela Cerrato

Charles Avison (1709-1770) – Concerto I, op.II (1740)
leggendo
Poche pause, quasi un unico fiato quel dire conciso in ruvide parole, vivide nei rari accenni di vita spente su visione contrita del nulla. Sbadigli sul quotidiano deforme ove l'azzurro si presenta per sbaglio. Ogni ciglio di verso si fa soglia d'orrido senza fine e un demone inghiotte l'eco della scrittura. Un vento freddo scorre fra le righe di un cuore che alterna flussi a dighe.
Daniela Cerrato

poesie di Nancy Cunard
Nebbia Quando il silenzio scende fulmineo e solenne E strani pensieri fluttuano in una stanza di specchi Quali terremo stretti, quali scorderemo? Ricordi di istanti lontani, parole di giorno, Ora nella notte di luce, notte di specchi, Martiri senza pietà di forzati riflessi. Spruzzi sul mare, esangui foglie in cielo Restano senza traccia- benchè la polvere Levi un pietoso oblio ed il bagliore Svanisca dagli specchi coi nostri volti andanti. *** Siccità Il giorno è lungo a morire, e ancora indugia Nei campi, finchè il sole Covando un feroce declino se ne va, Le braccia aperte sui mari d'occidente. Respira piano il tramonto sulla terra, Distilla un grigio scintillio sull'alto grano E sui fitti covoni, ove ore roventi Hanno brunito e arso i pascoli morenti. Anima dell'estate, luglio, mese imperiale, Dispensatore prodigo di grazie, Si è fatto incendiario, non trattiene il fuoco; E ogni notte si strugge fino all'alba, Spiando il misero oro della luna, Il soave oro spurio del suo volto freddo Che se ne sta lassù in contemplazione. *** Dodici rintocchi d'orologio Dodici rintocchi d'orologio: è questa l'ora In cui Faust inveì per l'anima venduta, Finchè la mezzanotte non scoccò, e Dio fu sordo. È questa l'ora in cui Macbeth fu assassino E udì il vento diffondere il suo gesto In stanze cupe - L'Olandese Prende di nuovo il mare, in disperata fuga. *** Partirò Non c'è fine alle cose; guarda il tramonto Che solca i cieli eterno e inafferrabile, Ma non posso aspirare a quella caccia. Un cieco Vento freddo Soffia e se ne va Sospirando in lontananza; il passo errante Tornerà più tardi. I corpi uccisi In battaglia vanno in cielo su gambe spirituali, Finchè la terra non fa loro cenno Di tornare sulla strada del ricordo. E mai canzone O cosa di avventura appassionata cade nella polvere Guasta o avvizzita, quando da un cuore pulsante È nata la sua voce In un giorno vivido. Di questo è fatto tutto ciò che chiedo Una spada ardita da stringere in pugno Per non temere le battaglie del tempo Magari un po' di ruggine Si posa su quello che non curiamo più. Ma io ho chiuso la porta A quelli che cianciano di morte, e partirò A caccia di firmamenti senza fine. *** poesie tratte dalla rivista Poesia, Anno III, N.14 - luglio-agosto 2022 , Crocetti editore. ( traduzione di Annalisa Crea )

Nancy Clare Cunard (1896 –1965) scrittrice, poetessa e anarchica inglese nacque da famiglia benestante ma presto rinnegò i valori dei genitori dedicando gran parte della sua vita alla lotta contro il razzismo e il fascismo. Divenne la musa ispiratrice di diversi artisti del XX secolo fra cui Wyndham Lewis,Tristan Tzara, Louis Aragon, Ernest Hemingway, James Joyce, Constantin Brâncuși, Langston Hughes, Man Ray e William Carlos Williams. Era bella, intraprendente, anticonformista, posò come modella, dettò le mode; le piacevano i dettagli e i monili africani e nelle fotografie appariva con occhi bistrati e rossetti evidenti ma con una maschia severità nello sguardo. Nel 1920 a Parigi entrò in contatto coi movimenti modernista, surrealista e dada, e la maggior parte dei suoi versi pubblicati risalgono a questo periodo. Nel 1927 si trasferì in Normandia, a La Chapelle-Réanville, dove nel 1928 fondò la Hour Press, una piccola casa editrice . La Cunard volle supportare lo sviluppo della poesia sperimentale e la crescita di un mercato disposto ad investire di più sui giovani scrittori (fu la prima a pubblicare Samuel Beckett); la sua eredità le permise di correre dei rischi finanziari che altri editori non potevano permettersi. La Hour Press divenne famosa per le sue belle illustrazioni oltre che per la sua produzione d’alta qualità. Nel 1928 dopo la rottura sentimentale col poeta e scrittore Louis Aragon, iniziò una relazione con Henry Crowder, un musicista jazz afro-americano che lavorava a Parigi e iniziò a interessarsi attivamente delle politiche razziali e dei diritti civili negli USA. Nel 1931 pubblicò l’opuscolo Black Man and White Ladyship, un duro attacco alle tendenze razziste esemplificate da sua madre stessa che si indignò per le frequentazioni di Nancy. Scrisse inoltre “Negro: An Anthology” , una raccolta di poesie di alcuni autori afro-americani per cui già due anni prima della pubblicazione giunsero minacce e lettere anonime; alcune di queste le pubblicò nel libro nel quale esprimeva il suo rammarico sul fatto che una parte della cultura Americana non potesse essere resa pubblica. A metà degli anni trenta prese parte alla lotta antifascista, parlando dell’annessione dell’Etiopia da parte di Mussolini e della Guerra Civile Spagnola, prevedendo lo scoppio di un’altra guerra. Nel 1937 pubblicò una serie di libretti con poesie sulla guerra che comprendevano scritti di W. H. Auden, Tristan Tzara e Pablo Neruda. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò a Londra come traduttrice per conto della Resistenza francese. Negli ultimi anni della sua vita soffrì di malattie mentali e fisiche; viaggiò ugualmente e dopo uno scontro con la polizia londinese fu ricoverata in manicomio .Dopo esserne uscita la sua salute peggiorò ulteriormente, tanto che quando fu trovata in strada a Parigi pesava solamente 27 kg. Portata all’Hôpital Cochin morì due giorni dopo e le sue ceneri riposano al Père-Lachaise.

previsto un temporale
Augusto Daolio , non solo Nomadi

«Mi piace pensare che il linguaggio e la possibilità di esprimersi creativamente, artisticamente sia una specie di necessità. Io la pratico anche come una piacevole disciplina. Dal dipingere sono stato scelto, ma non so perché questo sia avvenuto. Sono stato fortunato, ho incontrato la musica, ho incontrato la poesia, ho incontrato la pittura, le parole. Voglio dire che non ho cercato mai niente». Sono le parole che l’indimenticabile Augusto Daolio ha usato per delineare una delle grandi passioni della sua vita: quella per la pittura.

Tutti o quasi conosciamo Augusto Daolio come il fondatore e la voce dei Nomadi, ma non tutti sanno che è stato anche un eccellente pittore e disegnatore di genere surrealista. La città di Ferrara a trent’anni dalla scomparsa gli dedica la mostra antologica,una selezione di 56 lavori dell’artista, olii e chine colorate, realizzati tra il 1973 e il 1992 . Il respiro della natura, alla Palazzina Marfisa d’Este. In mostra dal 18 giugno all’11 settembre 2022 .


«I disegni di Daolio – dice Vittorio Sgarbi – sono le evocazioni di emozioni che sono dentro di noi e che non dobbiamo faticare a riconoscere. Augusto è andato lontano, è andato sulla luna ma gli sarebbe bastato stare a Novellara con la stessa fantasia di un grande pittore come Lelio Orsi, evocato da Pietro Di Natale, che ha dipinto nella Rocca un padiglione di verzure con il Ratto di Ganimede. Gli amori, i desideri, le lunghe notti d’estate ritornano, e un poeta lascia interrotto il suo sogno perché lo continui un altro. Così è stato per Augusto Daolio».



«La musica la coltivo come mezzo sociale per comunicare con gli altri: ansie, rabbia, amore, idee e progetti.
La pittura per scavare dentro me, per interrogarmi,
per lo stupore, la meraviglia e il segreto»
Augusto Daolio
effetti speciali
La farfalla solletica il fiore
che sorride al tocco
d’ ariosa gentilezza,
sui petali un brivido
scorre e s’arresta,
sì delicati son corpo e ali
che di natura concorrono
al premio per gli effetti speciali.
Daniela Cerrato

da “Mina con bignè”, 1977
dedicata ai fedelissimi dei ristoranti pluristellati Michelin dove il conto è inversamente proporzionale al contenuto dei piatti 😛
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