dall’album Chasm, 2004

World Citizen è una delle tracce del quindicesimo album in studio di Sakamoto , un disco sperimentale sviluppato coi suoi ex compagni della band Yellow Magic Orchestra , Haruomi Hosono e Yukihiro Takahashi . Due brani contenuti nell’album, uno è proprio World Citizen, fanno parte della colonna sonora del film Babel del 2006.

… What happened here?
The butterfly has lost its wings
The air’s too thick to breathe
And there’s something in the drinking water.

… The sun comes up
The sun comes up and you’re alone
Your sense of purpose come undone
The traffic tails back to the maze on 101

… And the news from the sky
Is looking better for today
In every single way
But not for you

… World citizen

… World citizen

… It’s not safe
All the yellow birds are sleeping
Cos the air’s not fit for breathing
It’s not safe

… Why can’t we be
Without beginning, without end?
Why can’t we be?

… World citizen

… World citizen

… And if I stop
And talk with you awhile
I’m overwhelmed by the scale
Of everything you feel
The lonely inner state emergency

… I want to feel
Until my heart can take no more
And there’s nothing in this world I wouldn’t give

… I want to break
The indifference of the days
I want a conscience that will keep me wide awake

… I won’t be disappointed
I won’t be disappointed
I won’t be.

… I saw a face
It was a face I didn’t know
Her sadness told me everything about my own

… Can’t let it be
When least expected there she is
Gone the time and space that separates us

… And I’m not safe
I think I need a second skin
No, I’m not safe

… World citizen

… World citizen

… I want to travel by night
Across the steppes and over seas
I want to understand the cost
Of everything that’s lost
I want to pronounce all their names correctly

… World citizen

… World citizen

… I won’t be disappointed
I won’t be.

… She doesn’t laugh
We’ve gone from comedy to commerce
And she doesn’t feel the ground she walks upon

… I turn away
And I’m not sleeping well at night
And while I know this isn’t right
What can you do?

by: David Sylvian / Ryuichi Sakamoto

bucolica

Campi e fiori tiepidi,
il profumo del basilico
detta alla sera
la lista della spesa
beatificando la tsuga
che danza in lieve brezza.
Voglia di restare fuori
ammiccando al vento,
la veste vaporosa,
la paglia del cappello
colmo di gote rosse.
Sulla pelle in mostra
lentiggini di sole.

Daniela Cerrato

da “D’amore di morte e di altre sciocchezze”, 1996

Venite pure avanti, voi con il naso corto
Signori imbellettati, io più non vi sopporto
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
Perché con questa spada vi uccido quando voglio

Venite pure avanti poeti sgangherati
Inutili cantanti di giorni sciagurati
Buffoni che campate di versi senza forza
Avrete soldi e gloria, ma non avete scorza
Godetevi il successo, godete finché dura
Che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
E andate chissà dove per non pagar le tasse
Col ghigno e l’ignoranza dei primi della classe
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
Però non la sopporto la gente che non sogna
Gli orpelli? L’arrivismo? All’amo non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco

Io non perdono, non perdono e tocco

Facciamola finita, venite tutti avanti
Nuovi protagonisti, politici rampanti
Venite portaborse, ruffiani e mezze calze
Feroci conduttori di trasmissioni false
Che avete spesso fatto del qualunquismo un arte
Coraggio liberisti, buttate giù le carte
Tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
In questo benedetto, assurdo bel paese
Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliato
Spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato
Coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco

E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco

Ma quando sono solo con questo naso al piede
Che almeno di mezz’ora da sempre mi precede
Si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
Che a me è quasi proibito il sogno di un amore
Non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute
Per colpa o per destino le donne le ho perdute
E quando sento il peso d’ essere sempre solo
Mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo
Ma dentro di me sento che il grande amore esiste

Amo senza peccato, amo, ma sono triste
Perché Rossana è bella, siamo così diversi
A parlarle non riesco
Le parlerò coi versi
Le parlerò coi versi

Venite gente vuota, facciamola finita
Voi preti che vendete a tutti un’altra vita
Se c’è, come voi dite, un Dio nell’infinito
Guardatevi nel cuore, l’avete già tradito
E voi materialisti, col vostro chiodo fisso
Che Dio è morto e l’uomo è solo in questo abisso
Le verità cercate per terra, da maiali

Tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali
Tornate a casa nani, levatevi davanti
Per la mia rabbia enorme mi servono giganti
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
E al fin della licenza io non perdono e tocco
Io non perdono, non perdono e tocco

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
Ma in questa vita oggi non trovo più la strada
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
Tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo
Dev’esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
Dove non soffriremo e tutto sarà giusto
Non ridere, ti prego, di queste mie parole
Io sono solo un’ombra e tu, Rossana, il sole
Ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
Ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
Perché oramai lo sento, non ho sofferto invano
Se mi ami come sono
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Per sempre tuo
Cirano

(G.Bigazzi / G.Dati / F. Guccini)