Peter Gundry è un giovane compositore neoclassico australiano, multistrumentista che ha composto musiche per film, tv e videogiochi in tutto il mondo, con oltre 300 composizioni originali in stile dark -fantasy, divenendo famoso grazie alla pubblicazione della sua musica su youtube. Il brano Salem’s secret fa parte dell’album The Edge of Darkness del 2015
Giorno: 21 settembre 2022
The Illusionist, l’illusionista
Il personaggio di punta del film di Neil Burger,interpretato da un bravo Ed Norton, è maestro d’illusionismo e magia, fino a toccare la necromanzia . The Illusionist è una bella storia, in cui il protagonista Edward Abramowitz, col nome d’arte Eisenheim , durante un suo spettacolo ritrova la ragazza che ha amato, Sophie ( interpretata da Jessica Biel) nobildonna, promessa sposa del Principe Leopoldo d’Austria in procinto di complotto ai danni del vecchio sovrano . Non spoilero altro della trama, aggiungo soltanto che tutto si svolge intorno a un’atmosfera magica e coinvolgente dove nulla è mai ciò che sembra, compresi i luoghi del set. Il film del 2006, è ambientato in Austria, ma è stato girato principalmente nella Repubblica Ceca. La città di Vienna è rappresentata nel film da Tábor e Praga, mentre le scene ambientate nel villaggio durante l’infanzia di Eisenheim sono state girate a Český Krumlov. Il castello del principe ereditario è in realtà lo storico castello di Konopiště (che si trova nei pressi di Benešov), dimora dell’arciduca Francesco Ferdinando.
La sceneggiatura è liberamente ispirata a “Eisenheim, l’Illusionista”, un racconto breve di Steven Millhauser tratto dal libro “Il museo Barnum”. Tra i vari riconoscimenti ricevuti il film vanta un premio per la migliore colonna sonora 2006, firmata da Philip Glass.
In tutta naturalezza, il film mostra che la realtà è più mistificante dell’illusione.

la voce delle belve
( dedicata a Matisse)
Nessuna sindrome stendhaliana, è fulminea terapia al malessere la tela che canta a squarciagola con squillante acuto di colori. È champagne stappato alla salute frizzante ed etereo quanto basta, un caffè shekerato, una taranta, un bacio sul cuore che ti spiazza. Gira i tacchi anche Madama Mestizia chiude gli occhi inorridendo alla gioia. Quanto è sublime la voce delle belve! * Daniela Cerrato
*Fauves, ossia belve, era il soprannome dato agli artisti che avevano osato rappresentare nelle loro tele la realtà attraverso colori vivaci e contrastanti con quelli naturali; dei fauves faceva parte Matisse insieme a Braque, Dufy, Derain e altri

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