Peter Gundry, Salem’s secret

Peter Gundry è un giovane compositore neoclassico australiano, multistrumentista che ha composto musiche per film, tv e videogiochi in tutto il mondo, con oltre 300 composizioni originali in stile dark -fantasy, divenendo famoso grazie alla pubblicazione della sua musica su youtube. Il brano Salem’s secret fa parte dell’album The Edge of Darkness del 2015

The Illusionist, l’illusionista

Il personaggio di punta del film di Neil Burger,interpretato da un bravo Ed Norton, è maestro d’illusionismo e magia, fino a toccare la necromanzia . The Illusionist è una bella storia, in cui il protagonista Edward Abramowitz, col nome d’arte Eisenheim , durante un suo spettacolo ritrova la ragazza che ha amato, Sophie ( interpretata da Jessica Biel) nobildonna, promessa sposa del Principe Leopoldo d’Austria in procinto di complotto ai danni del vecchio sovrano . Non spoilero altro della trama, aggiungo soltanto che tutto si svolge intorno a un’atmosfera magica e coinvolgente dove nulla è mai ciò che sembra, compresi i luoghi del set. Il film del 2006, è ambientato in Austria, ma è stato girato principalmente nella Repubblica Ceca. La città di Vienna è rappresentata nel film da Tábor e Praga, mentre le scene ambientate nel villaggio durante l’infanzia di Eisenheim sono state girate a Český Krumlov. Il castello del principe ereditario è in realtà lo storico castello di Konopiště (che si trova nei pressi di Benešov), dimora dell’arciduca Francesco Ferdinando.
La sceneggiatura è liberamente ispirata a “Eisenheim, l’Illusionista”, un racconto breve di Steven Millhauser tratto dal libro “Il museo Barnum”. Tra i vari riconoscimenti ricevuti il film vanta un premio per la migliore colonna sonora 2006, firmata da Philip Glass.
In tutta naturalezza, il film mostra che la realtà è più mistificante dell’illusione.

la voce delle belve

( dedicata a Matisse)

Nessuna sindrome stendhaliana,
è fulminea terapia al malessere
la tela che canta a squarciagola
con squillante acuto di colori.
È  champagne stappato alla salute
frizzante ed etereo quanto basta,
un caffè shekerato, una taranta,
un bacio sul cuore che ti spiazza.
Gira i tacchi anche Madama Mestizia
chiude gli occhi inorridendo alla gioia.
Quanto è sublime la voce delle belve! *

Daniela Cerrato

*Fauves, ossia belve, era il soprannome dato agli artisti che avevano osato rappresentare nelle loro tele la realtà attraverso colori vivaci e contrastanti con quelli naturali; dei fauves faceva parte Matisse insieme a Braque, Dufy, Derain e altri

Henri Matisse