Curiosità: il mandolino fece la sua comparsa agli inizi del seicento e si può considerare un derivato della mandola, strumento della famiglia dei liuti; inizialmente era armato di sei corde doppie pizzicate con le dita come il liuto soprano. All’Ospedale della Pietà di Venezia, dove Antonio Vivaldi esercitò la sua arte, due mandolini con sei corde doppie in budello accordate sol– si – mi – la– re – sol erano presenti nell’inventario del 1790 tra gli strumenti usati dalle orfanelle istruite musicalmente e dirette da Vivaldi stesso. Il mandolino dunque era suonato anche dalle donne e l’iconografia del settecento ci rimanda immagini di fanciulle che suonano lo strumento come la cantante Faustina Bordoni (ritratta da Bartolomeo Nazari) interprete delle opere di Haendel e poi di Hasse, che divenne suo marito. Lo strumento del ritratto è un mandolino veneziano.

ritratto di Faustina Bordoni, 1734
Ecco la meraviglia
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Vivaldi lo ascolto sempre con piacere. È tra i musicisti che amo.
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pure io 🙂
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Ne ho una discreta quantità di CD
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