di notte in giorno

Rosa e grigio fumo marcano nubi
minute e sparse a distanziare sguardi
ancora sordi alla danza delle ore.
Su auto e visi un freddo secco
il becco dei volatili ancora dorme,
orme di ieri trascorsi ravvivano ansie
scordano il latte traboccante al fuoco,
roco il buongiorno a ricordare posologia.
È gioco facile immedesimarsi a Oslo
ove l’urlo di Munch l’animo assorda.

Daniela Cerrato