Dovuti silenzi smistano ricordi
raccordano presente essenziale
raccogliendo mani nelle mani
antidoti efficaci per ruggini esistenti
Porte da chiudere per contenere polveri
parole invertebrate e inutili rancori,
finestre aperte lustre a lama di coltello
affettano il macigno di tenebre eterne.
Si alzerà, lo dicono i saggi, un vento forte
sulle forsizie che occhieggiano sole,
la primavera succede all’inverno
con rose bianche e ceri pasquali
e una luce diversa nel cuore ristretto.
Da consegnare pochi versi alle nuvole
mute custodi dei segreti del cielo.
Daniela Cerrato