Mi è capitato, per caso e per fortuna, d’incontrare in rete la fotografia di FLORE, una fotografa franco-spagnola classe 1963, figlia della pittrice Olga Gimeno. Mi hanno particolarmente colpita i suoi scatti in bianco e nero, con quella finissima velatura che rende i paesaggi rarefatti e imprime loro una nota di malinconica sospensione nel tempo e nei ricordi; fotografie in cui l’ infinito porta ad immaginare e al tempo stesso fa da scrigno allo scenario reale e visibile che racconta vita.
Flore si è dedicata alla fotografia dal 1977 e dopo aver completato gli studi a Tolosa, si è stabilita a Parigi, dove attualmente vive e lavora.

Vincitrice del Premio Nadar nel 2020 e del Premio per la Fotografia presso l’Accademia di belle arti – Marc Ladreit de Lacharrière nel 2018, il suo lavoro ha avuto un percorso lungo, sviluppato attraverso i vari viaggi, ed è stato presentato in varie e prestigiose istituzioni come al Petit Palais Museo, BNF, la MMP + di Marrakech, il Memoriale di Rivesaltes, come pure in occasione di Arte Fiera in tutto il mondo.

I suoi lavori racchiudono un forte spirito poetico, senza tempo, arrivano agli occhi e all’anima attraverso un linguaggio minimale e universale, il suo stile è sobrio ma molto curato, ricercato. Lei utilizza principalmente la fotografia analogica e alcuni processi alternativi, a volte con aggiunte di materiali come la cera, l’oro o l’acquerello, e dedica particolare attenzione nel processo di stampa, come lei stessa afferma nel video riportato sotto

In parallelo alla sua attività artistica FLORA è docente riconosciuta e tiene regolarmente corsi di perfezionamento. Ha pubblicato diversi testi fotografici

PUBBLICAZIONI 2009 : Mi ricordo di te , Edizioni dell'Occhio della Mente 2010 : Una donna francese in Oriente , Libro+DVD Adrian Claret-Pérez, Edizioni dell'Occhio della Mente 2014 : Una donna francese in Oriente , con un testo di Natacha Wolinski Edizioni Postcart 2016 : Ricordi Lontani , scritto da Marguerite Duras con prefazione di Laure Adler ,Edizioni Controluce & Postcart 2018 : Camp de Rivesaltes, lieu de souffrance , con testo di Denis Peschanski , André Frère éditions 2019 : Maroc, un temps suspendu , con testi di Anais Nin , Edith wharton , Nedjma, Colette , Nicole de Pontcharra e prefazione di Frédéric Miterrand , Éditions Contrejour & Postcart 2020 : L'Odeur de la nuit était celle du jasmin, testi di Marguerite Duras , Maison CF
(le immagini sono tratte da loeildelaphotographie.com e dal sito ufficiale)


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