se ce l’hai tienilo stretto

Un’amico immaginario  una follia? Pensaci su
prima del giudizio, facile la lingua nel dire
ma con tanti umani al mondo serve un fittizio?
Certo si può trovare un accordo che non pieghi
l’uno o l’altro al frequente compromesso,
chè se capita troppo spesso non è più intesa
ma continuo aggiustamento di chi più debole
ha il momento.  Non è facile ascoltare se sai
che l’altro è sordo ad ogni altrui fiato, e dire
tanto meno, se riponi intimità in un grammofono.
T’affidi allora a quel nome che sai, segreto e caro,
estinto,  inventato, sempre presente pur se afono,
non conosci la sua voce, ma nel silenzio denso
con attenzione puoi udire una sua risposta in chiaro.
Non è poi fuori norma, si parla pure ai sassi grezzi
con la certezza che non faranno  mai pettegolezzi.

– Daniela Cerrato

collage artistico-digitale di Julien Pacaud,Imaginary Friends I, 2018

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Vecchia corrispondenza

Parlo di quella trama a fitte righe di penna intinta per informare, con elegante grafia, di vita, accadimenti e sogni, confidenze e palpiti del cuore sulla carta color avorio che attendeva impassibile lo scorrere delle parole. Chi la ricorda, chi ne fa ancora uso, ora che i moderni mezzi l’hanno soppiantata? Asciutta piegata in quattro, protetta da un foglio gemello lasciato in bianco per occultare il privato contenuto a indelicati ficcanaso, iniziava il suo viaggio.
Quel filo sottile discontinuo d’inchiostro, che mostrava del polso emozionali tremori, congiungeva le materiali distanze recando felicità o tristezza; e a lettura ultimata, per la commozione la fibra inumidita da qualche lacrima scesa creava la sbavatura; anche quello un ricordo, in cui si fondeva il salso umore al sigillo di saliva e colla di chi aveva urtato il cuore.

Daniela Cerrato, 2017

Allo specchio

Allo specchio
parli liberamente
confidi i tuoi sogni
le paure gli amori
sfarfallanti pensieri
osservi e scruti
le movenze del tuo corpo
l’espressione che cambia
ad ogni argomento
non compare rossore
sulle tue gote
dimentichi il pudore
lui non ti giudica
ma paziente ascolta
e muto conserva
i preziosi segreti
a lui affidati.

Daniela,2016 __ Dipinto di Francois Schuiten, “Le Miroir”

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Tutto era lieve

Lieve si diffondeva
il suono della cetra
come le fioche voci
che sussurravano
preziose confidenze
sul finir della sera
il mare placido
e l’assenza di vento
cullavano il  cuore
e l’odore dei mirti
era unico antagonista
al salmastro profumo
di quell’aria settembrina
in cui amoreggiare
era dolce e unico pensiero.

Daniela,2016 ____ Dipinto di Alphonse Osbert ,” Ancient Evenings ”

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