Ci sono azzurrità che confondono
poichè si uniscono, si fondono
in una sorta di osmosi,
tanto che non è certo
ove stia l’una o l’altra materia.
Nella catarsi entro cui
esse ti avvolgono,
ti perdi e poco importa
se volerai in mare
o ti tufferai nel cielo.
Le immensità danno pace,
liberano e anestetizzano
l’acuità dei dolori,
e tu, rapito di fronte
alla vastità, come quella
delle desertiche dune,
ti ritrovi granello sparso
tra tanti altri di siffatta
vita, e l’appartenenza ad aria
acqua e terra è tal meraviglia
ch’anche il fuoco non ti fa paura.
Daniela Cerrato, 2017
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