Sei nelle capocchie dei teneri germogli
che bucano e smuovono la terra scura,
nel volo sparso di mongolfiere e aquiloni,
sei nel vagito di un cucciolo cui la vita
ha dato il suo primo schiaffo per natura,
diventi melodia muta in un’opera d’arte
e tenerezza d’abbraccio tra un clochard e
il suo cane, cetra del cuore che canta
il supplizio di sofferenza e amore;
sei nei ricordi che non ci lasceranno
perchè al sicuro nel nostro cassetto.
Colmi le insonnie e i lassi di tempo
altrimenti insipidi, vuoti le tasche
dei nostri sogni e li sperperi al vento,
tu sei il volo di un animo insofferente,
che vorrebbe fuggire ma di restare acconsente.
Tutto questo sei tu, inossidabile poesia
e con minima dose di vergognosa superbia
vorrei che tu fossi sempre un po’anche mia.
Daniela Cerrato, 2017
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