L’inverno ha spintonato il mite autunno
e nel gioco d’anticipo han previsto
l’arrivo di sua gelida sposa
pallida vanitosa compagna
di divina veste griffata.
Tutti a dire quanto sia magica,
allegra soffice e vaporosa,
purchè per poco rimanga per le strade del centro,
come pesce fresco che a tempo breve
rilascia sgradevole sentore,
e pure si gustano già per le vie
ipotetici piatti invitanti e fumanti,
di quelli stufati con pazienza per ore…
Ma lei, altezzosa in notturno apparire
non s’è fatta trovare al quotidiano risveglio
lasciando spolverata modesta,
scarso zucchero a velo
venuto presto a mancare di dose,
giusto si possa dire non si sia sottratta
al richiamo dell’ultimo mese in calendario,
che ammantato di vari capricci
e protezione di galoche ed ombrello
ora s’accontenta di piovoso carosello.
Chi di bianca signora vorrebbe più tracce
non si sconforti, ci sarà suo ritorno,
sia ora pioggia a colmare cisterne e borracce
per contrastare aridità che regna qui attorno.
Daniela Cerrato, 2017
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.