Il suono del sistro

Parole interrotte, sillabe mute
strozzate dal bacio,
domina il cuore
in un silenzio fecondo,
indugi disciolti tra chiome slegate,
spalle ignude, seni offerti,
brivido trasmesso perdura
oltre il desiderio stemperato sulle labbra
in un tempo dilatato, senza arresto.
La carne esulta, l’anima vola
in dimensioni lontane, sfiora l’eternità
e nell’inebriante sinergia dei sensi
si ode il suono del divino sistro.

Daniela Cerrato, 2017

Nefertari con in mano un sistro, Abul Simbel

Nefartari-tenant-un-sistre-a-Abou-Simbel

Tra musica e parole (a F.D.A.)

E’ancora un grande sogno
essere il mare che amavi
o riva di terra caparbia
di roccia e di greggi
che accolse l’anima schiva
cresciuta fra caruggi
e mai intaccò  amore
che per lei nutrivi
pur se ti graffiò il cuore.

Con punta di dura matita
e tratti essenziali
premesti sulle coscienze
liberandole da torpore
da un’oblio senza cura
denunciando ingiustizie
rabbie e paura
di derelitti sfortunati
deboli umani contriti
nel loro esser diversi
anime tribolate smarrite
riconosciute riscattate
dai crudi tuoi versi.

Ed è sogno mio muto
desio vivo anche oggi
d’esser stata un neurone
perso nell’ultima onda
della tua mente feconda
che compose ogni canzone
in vece di coro arguto
che ha preferito dar voce
al tuo cantare di maggi
ai disperati posti in croce
al collante forte e sottile
che unì poesia a protesta
tra solchi di scuro vinile.

Loro eran traccia tu mente
libero nel tuo esser parte
di malcontento fervente
slegato dal preconcetto
che borghese sia sinonimo
di egoismo perfetto
la tua voce risuona
sempre calda nel petto
come edera buona s’aggrappa
a un presente negletto
ove nessuno più tuona
ed il lamento fa cappa.

Le tue parole han tracciato
solchi profondi sul cuore
di chi negli anni ha serbato
il loro intenso valore
riferimento e disegno
di coscienza reattiva
e col tuo timido dire
al moscio presente arriva
un rinnovato risveglio
forse da poche anime udito
ma sacrosanta è speranza
e desiderio più ardito
di tendere con orgoglio
all’umana uguaglianza.

Daniela,2016

Fabrizio Mitologico (Fabrizio De André VI) di Stephen Alcorn– The Alcorn Studio & Gallery (da Pinterest)

fabrizio-mitologico-fabrizio-de-andre-vi-the-alcorn-studio-gallery

Il linguaggio del cuore

Il linguaggio degli amanti
è filo d’erba che solletica l’anima
fiamma che brucia la carne
acqua che disseta il desiderio.
Il linguaggio degli amanti
è idioma universale
o codice privato
per altri indecifrabile.
Il linguaggio degli amanti
è un parto del cuore
può dimorare nel silenzio
e non abbisogna di parole.
– Daniela Cerrato, 2016

Scultura di Tilmann Krumrey,2012

MAN–WO–MANTilmann Krumrey 2012

Sussurri e grida

Prive di censura parole in contromano
licenziano opportunismi favoritismi,
non coincidono con l’alto gradimento
ma volano libere , scandalose, dure.
Non cercano applausi nè consensi
non sono verità, nè menzogna
solo figlie della coerenza
non del compromesso.
Non spargono semi d’odio
nè disdicevoli pettegolezzi,
di fatto non mietono simpatie
Ormai proferite e ripensate
le riscopro fluido del mio pensiero
ed è ciò che conta infine,
l’essere me stessa.
Daniela,2015