Dopo la quantità di enciclopedici tatuaggi in bella vista ostentati da molti e sfilati davanti agli occhi per forza di cose, devo dire che mi sento controcorrente, forse fuori moda, ma tant’è che quei virtuosismi inchiostrati continuano a non intrigarmi e credo non accrescano la sensualità o il potere di attrattiva di una persona, anzi, a volte la rendono meno autentica se non addirittura ridicola rispetto al suo portamento, carattere e modo d’essere.
Così preferisco esser rapita da un sorriso che da un affresco tatuato su una intera schiena, mi perdo volentieri nel verde screziato di grigio di luminose iridi, non nella lettura di una parte di testo che campeggia sul totale di un arto palestrato. Alla pelle preferisco dare la mia spontanea lettura, sulla sua levigata intierezza e profumo, ed è assai più sensuale poterci scrivere senza inchiostri che doverla leggere distraendosi da altri obiettivi…
So che probabilmente sarò tra pochi a pensarla così, volevo esprimere giusto il mio pensiero, poi i gusti sono tanti, per fortuna tra vari colori e pure tra il bianco e il nero e della propria pelle ognuno fa ciò che vuole, son la prima a dirlo, dunque nessuno si senta per questo offeso.
Daniela Cerrato, 2017 (Immagine da web)
Tag: pelle
Note sparse
Maliarde le note seducenti
che accarezzi sui tasti,
le tue mani leggere si muovono sicure
nel trovare nuovi accordi,
tastiera o pelle è indifferente,
è identica fervida passione;
non limitarne il brìo, lasciale andare
alla ricerca pulsata dal cuore
che le guida nel loro scorrere
inebriando sensi, traendo consensi,
languidi mugolii in abbandono,
brividi nati dal tocco sapiente
di chi ha la musica nel sangue
e la suona senza alcun spartito
mosso da istinto, da estro naturale
e inebriante musica mai sarà ripetitiva
rinnoverà percezione del sentirmi viva
in abito da sera o in nudità totale.
– Daniela Cerrato, 2017
©Andrey Izosimov Photo
Incendio
Intensi fremiti del cuore
sono eruzioni di vulcano
riattivato a sorpresa,
smosso prima da sbuffi
di parole soavi,
poi da lapilli appassionati
che l’animo accendono.
Nei processi mentali a seguire
che si srotolano a valle,
ove la lava prosegue il suo corso,
brucia la pelle di rinnovato ardore.
Spero tu accorra in suo soccorso.
Daniela Cerrato, 2017
Carlo Cordua, “Senza titolo”- olio su tela.
Sentori
Aria
che profuma di sandalo
tracce di ebano
sulla pelle
nuda.
Daniela,2016
dipinto di Jacques Majorelle (1886 – 1962)
Sognavo la tua età
Tra la giungla
dei lunghi capelli
ondulate liane
che avvolgevano il corpo
scorgevo la tua pelle
eburnea
priva d’imperfezioni
levigata come sasso
di impetuoso torrente
candore seminascosto
dalla corvina chioma
selvaggia visione
di dolcezza devastante
ed io bambina sognavo
di aver già i tuoi anni.
Daniela,2016
Dolci note
Sulla mia pelle
conservo tracce
del tuo spartito
nella mia mente
una dolce melodia
che non s’arresta.
Daniela 2016
Wnison Photography
Ad amore conduce
Ad amore conduce
come soffio gentile
d’eterea felicità
il tuo sussurro
che risuona ancora
con soave leggerezza
chiaro come un’eco
delicato come petalo,
che alla pelle
dona un brivido inatteso
accarezza l’anima
pervadendo la sua interezza
e come calorosa favilla
la riscalda sollevandola
dagli usuali malcontenti.
Daniela,2016
Photo di Emmanuelle Brisson
Barca a remi
Pudicamente il sole
s’accosta amabile
alla tua pelle
ignuda e lunare
sul natante assisa
esposta con grazia
sotto larghe falde
che proteggono
un tuo capriccio
rigorosamente al riparo
da ogni chiacchiericcio.
Daniela,settembre 2016
Dipinto di Leo Putz ,”The Rowboat”, 1912
Languore
Oggi tutto trasuda
mi spoglio d’ogni veste
e rimango nuda
nella pelle che riveste
i ricordi gli errori
in monocromia e a colori
i dolori mai rivelati
le speranze già dissolte
i progetti conservati
le occasioni mai colte
una lagrima furtiva
scende sulla guancia
malinconia corrosiva
il languore ricomincia…
Daniela,settembre 2016
Art by Kim Frohsin born in 1961
Oltre le zagare
Dietro la tenda
di organza bianca
lo sguardo si perde
in romantici pensieri,
saltuariamente
accenno un sorriso
ai compaesani
che mi omaggiano
con un cenno cordiale,
sagome di passaggio
che vanno e vengono
su questa strada
che scende al mare
in giorni che paiono
tutti uguali
nella loro calura,
tra suoni familiari
che su quest’isola
scandiscono
arrivi e partenze.
L’ansiosa attesa
sta terminando,
tra due albe
e conseguenti tramonti
la tua mancanza
diverrà un ricordo,
mi ristorerò
col tuo affascinante sorriso
e questo profumo di zagare
si mescolerà finalmente
a quello della tua pelle
di cui la sola memoria olfattiva
è capace di far riaffiorare
nella mia anima
pulsioni e fremiti
di desiderio incontenibile.
Daniela,aprile 2016
Ferdinando Scianna,Marpessa,Porticello,Sicilia,1987
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.