A prender sottobraccio la luna
la vita avrebbe preso altra piega,
meno onde anomale, nessun naufragio
da cui riemergere col tridente pronto
a difendermi dagli attacchi vigliacchi,
non dico calma piatta, non la contemplo,
non è umana energia motivante,
ma tutti quegli spigoli taglienti
lasciati ad appesantire il cammino
avrebbero sfiancato anche i santi.
Avrebbe ben altra veste il presente
col sorriso che precede un passo avanti
ogni pensiero nascente, di gioia paladino
immune al contrarre ogni malinconia,
quella foschia a comparsa frequente,
abusivo divieto di sosta per l’allegria.
– Daniela Cerrato