In pieni fervori di inizi novecento
ti ritrovo in una foto ingiallita che sa di cipria,
unico vezzo di gioventù, il capriccioso ricciolo
biondo sceso sulla guancia piena.
Fiera e cocciuta, smagrita oltremisura nel tempo
severità e dolcezza di nonna in doppia veste,
le rughe invadenti t’hanno tatuato il volto
di novantenne pienamente vissuta . Quant’eri bella…
Daniela,2015