Il bosco in autunno
è scenario brillante
forza cromatica, effervescenza
di profumi penetranti,
effluvio intrigante
che sprigiona note di vita
di licheni e marcescenze
di humus ravvivato
dalla recente pioggia,
testoline di funghi
a siluro o ad ombrello,
castagne sprigionate da ricci
caduti ad aguzzare terreno,
fiori minuti ma resistenti
al clima per favorita ubicazione;
e come scritto nelle migliori fiabe
c’è sensazione di presenze,
di spiritelli invisibili
che si dileguano scocciati,
disturbati dagli umani passi grevi
e da voci di cani sguinzagliati
a sfogare i loro entusiasmi
nell’inseguire qualche animaletto
sfuggito all’umana attenzione.
E tra i sentieri un intreccio di incanti
di fruscii che solo l’udito fino,
che vuol seguirli sino a loro scomparsa, ascolta.
Entra nel cuore la naturale magìa, ancora una volta…
Daniela Cerrato, 2017