Il mercato dei fiori

mercato dei fiori
brusio in lontananza
tavolozza a chiasso aperto
profumi di calicanto e lavanda
gelsomini mughetti e rose
occhi intinti nei colori
di singoli steli o composizioni
miniate o magnificenti
bonsai, sapienti ikebana
ci conducono a oriente
e fra tutte queste verzure
scorre l’idea curiosa
di quante farfalle si saran posate
su quelle corolle, che mano ha reciso
bulbi e mimose che han perso sorriso.

Daniela Cerrato,2017

Edouard Cortes, (1882–1969)“Flower Market At La Madeleine”

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Astrazione

Come capitan Nemo
immersa nel blu
dell’abissale fluido
osservo il mondo
così distante
che appare meno brutto,
dal blindato nautilus
che mi fa da guscio
alla stregua di un  pesce
mi perdo ogni percezione
spazio temporale
e navigo solitaria
con la sola mente
in un mondo capovolto
che offre il senso
di raggiunta libertà
la capacità
di non toccare terra
la possibilità
di non udire voci
ma vibrazioni
quasi impercetibili.
Ma s’intravede troppo
la luce ancora filtra
troppa realtà
che mi disturba
scelgo di scendere
ancor più in profondità
dove il buio regna.

Daniela,2016

Art by Hasu Ju

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Vicoli

Vicoli
capillari vitali
di una città
ove forti sentori
si uniscono al gergo
simile a cantilena
stretti passaggi
dai nomi curiosi
che rimandano
a ideali romantici
trattengono il tempo
che invece scorre
più veloce
nelle larghe arterie
ove i connotati
perdono parte d’identità.
Nei vicoli antichi
scorre un passato
che diviene respiro,
tradizione e orgoglio
di autoctone leggende
conosciute dai muri
che quasi si baciano
tanto son vicini.

Daniela,2016

Nella foto “Vicolo Baciadonne” di Città della Pieve

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