questo tempo

è un tubetto al fluoro
da spremere sul suo vuoto
e sulle dure setole del giorno,
insopportabile anche l’ unghia
sfaldata e il ritorno al sole.
Eppur nell’inevitabile insapore
di terabyte di silicio, probiotici,
vampe d’euforie surreali, segature
di pubbliche congetture, di urla
che non hanno nulla da dire,
di un morire da moderni schiavi
(c’è chi mostra di non aver alcun sospetto),
resiste un placebo antico
che salva da nevrosi indotte.
È la tenacia stretta tra i metacarpi
ossuti del selciato, finchè sarà acqua
la vita sputerà bellezza da una crepa.
Vedremo sotto la panca la capra campare (?)

Daniela Cerrato

Autore: Daniela

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