La immagino appoggiata al muro
senza scure, capelli raccolti
vestito a fiori da contadina.
Paziente, braccia robuste, fianchi materni
occhi vigili e profumo floreale.
Ha un nome, una data, una porta
su cui posare gelido rintocco
e un accenno di sorriso per ingentilire
il limite valicabile una sola volta.
Così immagino la morte dolce
se dovessi darle fisionomia.
- Daniela Cerrato