gli spari sopra

Il singolo “Gli spari sopra” uscì il 14 dicembre del 1992, cover di Celebrate dei dublinesi An emotional fish :  restò in prima posizione per sei settimane e vendette 200mila copie in soli tre giorni. Da ricordare che l’album omonimo contiene, tra le altre, la mitica “stupendo” scritta assieme al compianto Massimo Riva.

Se siete quelli comodi e state bene voi
Se gli altri vivono per niente perché i furbi siete voi
Vedrai che questo posto, questo posto is beautiful
Se siete ipocriti, abili, non siete mai colpevoli
Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci
Sorridete, gli spari sopra sono per noi
Sorridete, gli spari sopra sono per noi
Ed è sempre stato facile fare delle ingiustizie
Prendere, manipolare e fare credere, ma adesso
State più attenti
Perché ogni cosa è scritta
E se si girano gli eserciti e spariscono gli eroi
Se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi
Non sorridete, gli spari sopra sono per voi
Non sorridete, gli spari sopra sono per voi
Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno là
Avrete un avvenire certo in questo mondo qua
Però la dignità dove l’avete persa?
E se per sopravvivere, qualunque porcheria
Lasciate che succeda e dite “non è colpa mia”
Sorridete, gli spari sopra sono per noi
Sorridete, gli spari sopra sono per noi
Sorridete, gli spari sopra sono per noi

Compositori: David Frew / Enda Wyatt / Gerard Whelan / Martin Murphy / Vasco Rossi

un castello in Italia

Tengo a precisare che questa non è una recensione ma una considerazione personale
su un film visto di recente: Un castello in Italia, film del 2013, di e con Valeria Bruni Tedeschi. Un titolo che potrebbe andare bene per un documentario storico e che fa venire in mente la filastrocca  “Ma che bel castello marcondirondirondello…”
ma anche no, visto che il film racconta la storia di una famiglia aristocratica finanziariamente decaduta, in cui ogni personaggio soffre dei propri fantasmi e dolori e urla i propri sogni irrealizzati. Un film che scava dentro ogni animo, una miscellanea di eccentricità e sofferenza offre momenti di sorriso e di profonta tristezza, si delineano bene i tratti dei protagonisti, così diversi ma legati da una forte appartenenza. Un ritratto forte e ironico che non fa giudicare ma pensare che la vita può mutare rapidamente per chiunque.
Un bravo particolare va a Filippo Timi, attore da me molto amato, versatile che dà lustro a ogni interpretazione; l’apparizione da astro perenne di Omar Sharif, muto, nei panni di se stesso è un tocco di tenerezza. Se vi capita buona visione.

qui ulteriori info:  https://www.mymovies.it/film/2013/unchateauenitalie/
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