Roger Waters – wait for her

ASPETTALA

Con un bicchiere intarsiato con pietre preziose
In una piscina la sera
Tra le rose profumate
Aspettala
Con la pazienza di un cavallo da soma
Caricato per le montagne
Come uno stoico, nobile principe
Aspettala
Con sette cuscini disposti sulla scala
Il profumo dell’incenso delle donne riempie l’aria
Stai calmo e aspettala
E non far dileguare i passeri che fanno il nido fra le sue trecce
Lungo le barricate
Aspettala
E se lei arriva presto
Aspettala
E se arriva tardi
aspetta.
Lasciala essere interminabile come un pomeriggio d’estate
Un giardino in piena fioritura
Lasciale inspirare quell’aria che non appartiene al suo cuore
Lascia che le sue labbra si separino
Aspettala
Portala fuori in balcone, a vedere la luna inzuppata nel latte
Ascolta il fruscio della sua seta
Aspettala
Non lasciare che i tuoi occhi si posino sulle colombe gemelle del suo seno
Lascia che prendano il volo
Aspettala
E se arriva presto
Aspettala
E se arriva tardi
aspetta.
Servile acqua prima del vino
Non toccarle la mano
Lascia che le punte delle tue dita si fermino al suo cenno
Parlale dolcemente come un flauto farebbe a un pavido violino
Espira, inspira
E mentre l’eco si attenua dalla sua raffica finale
Ricorda le tue promesse fatte.

il meglio dalla notte

Ho rastrellato il meglio dalla notte
aghi di pino lavande e rosmarino
per sentieri di bucolici sogni,
verde e azzurro predominante
inebriante bicromìa sensoriale.
Il mattino reca aroma di caffè
unico richiamo d’antica abitudine,
dall’uscio i richiami di tanti ieri
vissuti senza troppe paure. Scure
ancora oggi alte nubi arbitrano
voli brevi di colombi guardinghi.

Daniela Cerrato

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