arzigogolando

eco lontane
vociferano costruendo
labirinti sintattici
anucleate iperboli vanitose
nel mostrare lemmi narcisi.
Si guadagna invece tempo
col messaggio più diretto
semplice voce universale,
chiara acqua cristallina
priva d’impurità.
Scivola l’occhio
nell’immediato vederci attraverso

Daniela Cerrato

B. Patella, Smoking Lady

Poesie di Mustapha Rajaoui

Che cosa posso fare ?
Appena ti sfioro
ti dischiudi come una rosa
o posso dire come alba,
o come il mare,
Appena ti tocco
ti fai pistillo di un fiore
e spargi nella stanza
il tuo odore di donna,
ed io frano come una falesia
negli abissi di quel mare

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C’è dell’oro in quel palmizio
che tu hai cresciuto lontano
dal tuo deserto color rame
e hai abbandonato in riva
a questo mare occidentale.
E dove, se non qui sorella,
potevo posare le ali stanche
e consumarmi nelle mie illusioni
e parlarne a te, e non ad altri
poiché ognuno soffre nei propri mali..
ed io sono cosi educato e malleabile
-come il tenero oro babilonese-
da celebrare il mio funerale in solitudine
e seppellirmi brindando ai piedi del mio corpo malato
che lascia solo cenere e tanto tanto freddo
ovunque lascia un ricordo di me.

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Amami impropriamente,
non come vorrebbero
le chiese, le sinagoghe, le moschee,
come due banditi fuori legge
assaltiamo le carovane del mondo,
così colme di merce ovvia, e incendiamo
i loro carichi: amami religiosamente,
non come il mondo intende,
altari, formule sacre, inni adombrati sulle bocche.
Amore, tranne i nostri corpi,
non ne vedo di simboli sacri.

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Verrò da te un giorno
senza invito
e a labbra nude ti bacerò
senza parole
batterò le ali del ritorno
contro ogni esodo stabilito
morrò svettando in cuor mio.

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Abbi il coraggio di sbocciare in inverno,
Quale impedimento? quale resistenza?
ogni cosa è al suo posto, anche se appare contraria e avversa.
Sembriamo, sembriamo senza scelta,
un tronco docile sommerso dall’onda…
penombra di se stessa la vita vissuta
senza un nudo coraggio.
Abbi il coraggio di sbocciare in inverno
e ridere in faccia alla tua breve vita…
Quale morte possa cogliere
un uomo che svolazza e piega il vento al suo volere
poiché non ha pauradi partire, salutare
ora.

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Stesa sul dorso, dorata
dormivi…
due melograni, due gemme
tonde come pugni di bambini
che serrano ridendo
due mature susine,
così i tuoi vergini seni
albeggiavano nella mia bocca
scacciando ogni esitazione
dal mio sangue
scoppiettante
di tua luce.

Mustapha Rajaoui, originario del Marocco, proviene da una famiglia di poeti orali. Vive in Italia dal 1989 e risiede a Como. Partecipa a letture e poetry slam.

opera di Mirza Aqa Emami