senza dei

       "Le mie lacrime nell'otre tuo raccogli", (dai salmi)

Dolore che si rinnova
e una fede introvabile,
friabilità sgretolata
caduta su catastrofi.


Intraducibile ogni vuoto
ch’è preludio di morte lenta.


Dieci pianti un sorriso,
un bilancio di vita indegno
per giubili e magnificetur.
Si rassettano cassetti lacrimosi
sistemando e cercando
inesistenti fazzoletti di lino,
gioie di carta transitano, a vista.

Daniela Cerrato