Dal beccuccio di ottone ossidato
acqua scende lenta, zampilla
dalla fonte e qualche stilla
schizza sul bordo della vasca
rinfresca i colombi accaldati
che grugano e vanno zigzagando
pare si muovano rallegrati
dalla frescura e quasi danzando
salutano la fontana della piazza
antico sollievo fra odorosi tigli
impettiti e schierati a contornare
le bancarelle del mercato rionale
che la domenica lascia spazio vuoto
silente e religioso, benefico riposo
in cui il traffico meno sostenuto
offre miglior respiro e se occhi poso
sulla prospettiva del largo alberato
pare quasi si accenda la memoria
di quando la città aveva più fiato
e la pedalata era d’uso, obbligatoria.
Daniela Cerrato, 2017
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