Domenica mattina

Tutto è iniziato con qualche borbottio

lontano, di per sé poco preoccupante

qualche rara goccia divertente

accompagnava il silente calpestio.

Sul lungolago i passi continuando

ad inseguire l’opposta sponda,

s’ arrestavano solo alla vista

d’un soggetto pronto da inquadrare.

Lí a seguire un botto secco,

or piove veramente, scroscia

forte sotto un luttuoso cielo

da cui un fulmine si tuffa

perpendicolare alla superficie,

ormai inquieta che sbatte, schiaffeggia

con frustate d’acqua gli scafi ormeggiati;

la forza del vento piega piante

e gonfia teli di verande provvidenziali.

Pare il diluvio universale,

tutto ha assunto il bigio scuro color cielo,

di azzurro neppure un velo.

Forse Dio stamane s’è destato male.

_ Daniela Cerrato, 2017