La scultura di Johnson Cheung-shing Tsang

Johnson Cheung-shing Tsang è un artista nato nel 1960 che opera ad Hong Kong e per le sue sculture combina principalmente la porcellana all’acciaio; le sue opere surreali sono il prodotto di influenze occidentali e orientali in cui si mescolano sembianze umane ad oggetti. I suoi lavori sono noti in Cina Corea,Taiwan,Spagna e Svizzera dove sono collocate in musei e in collezioni private.
Qui di seguito per gradire qualche foto di alcuni suoi lavori,altri si possono vedere a questo link:  https://www.artgalaxie.com/index.php/johnson-tsang

by Johnson Tsang

sculpture-liquide-acier-ceramique-chine-4Stretched and Contorted Porcelain Face Sculptures by Johnson Tsangby Christopher Jobson on October 3, 2016

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Contro il carovita quotidiano (reblog)

Una proposta intelligente se fossimo più umili e lungimiranti e vedessimo oltre il nostro esclusivo interesse personale.Rilancio questa riflessione-proposta di Filippo Fabio Pergolizzi

Nel mondo si produce cibo sufficiente al fabbisogno di circa 10 Miliardi di persone, eppure, ogni santo giorno, quasi un miliardo di persone vanno a letto affamate. Una buona parte del coltivato è dedicato al nutrimento degli animali destinati alla macellazione, per tutti gli altri, l’accesso al cibo è dettato dalla quantità di denaro disponibile. […]

via Siamo l’unica specie costretta a pagare per poter vivere. — Liberi di Essere

Tracce di vita

Sulla cresta del colle
come matitoni spuntati
svettano rovine di torri
residui di antico maniero
ove cade lo sguardo
e si accende il pensiero
sul tempo in cui fungeva da faro
e da imponente fortino
per genti di cui a malapena
si rammenta un cognome
un brandello di storia
e deviando percorso si sale
a veder quell’altura
che mostra un volto sfregiato
abbandonato al suo declino
e tra aggrovigliati arbusti
fiero qualche bocciolo di rosa
a tutti mostra che tracce di bellezza
rimangono vive tra i muri dismessi,
da lassù lo sguardo si perde
va oltre la veduta che s’ammira
la mano tocca qua e là ed avverte
che pure qualche pietra ancora respira.

Daniela Cerrato,2017

Opera di Vincent Van Gogh

Vincent van Gogh - Hill with the ruins of Montmajour