Il dolore blocca, ma sorriso chiama sorriso,
uscir dai gusci occorre, se si vuole provare
come tartaruga, a rinnovar battesimo in mare
dopo arida terra ancora c’è un paradiso.
Perciò raccoglierei le tue mani come teneri fiori
nelle mie delicate esili dita che brulicano
di pensieri formicolanti su per gli avanbracci tesi;
e i sorrisi dispensati quasi senza ammiccare,
sarebbero luminescenze decise ad uscir fuori
dai cuori persi nel buio, che pure accorti, tentano
di acquisire fiducia nei timidi cenni protesi
a radunar coraggio e ancora scegliere di andare…
Daniela Cerrato, 2017
Che meraviglioso canto di tenera, solidale, disponibilità all’amore in ogni sua forma… quasi tattile, caldo…assai bello, dany
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lieta che sia stato letto nella sua chiave primaria. Un caro saluto a te che raccogli il mio canto, bella giornata Franz
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lo stesso sia per te Dany cara… 🙂
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Meraviglioso.
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Grazie.
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veramente notevole con note poetiche che ti afferrano il cuore…
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col cuore scrivo, fiduciosa che altri cuori leggano 🙂 grazie
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